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Dalla DAD allo Smartworking: come creare una convivenza lavorativa serena

Scritto da gianni il 9 Marzo 2021
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LO SMARTWORKING –  L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI

Ormai ci stiamo abituando a un modo di lavorare in remoto che in fin dei conti non ci dispiace completamente.

Vero è che ci piacerebbe tornare ai ritmi e alle routine di più di un anno fa, ma possiamo anche dire senza remore che lo smartworking ci ha permesso di riprenderci un pochino del nostro tempo, facendoci forzatamente  riorganizzare i ritmi della giornata e gli spazi in casa.

L’efficienza dei lavoratori, il rispetto delle scadenze, e la soddisfazione sono in aumento e le assenze dal lavoro in ribasso.

Possiamo affermare che da questo punto di vista lo spirito di adattamento a questa nuova situazione sta funzionando abbastanza bene.

 

Un’organizzazione degli spazi lavorativi che si distinguano da quelli privati è importante per scindere mentalmente ciò che riguarda il lavoro da tutto il resto.

Una postazione che ci richiami alla concentrazione sul lavoro è essenziale.

Una scrivania che ci riconduca ad un ambiente lavorativo, quindi con i giusti device e strumenti a portata di mano è fondamentale: no al divano!

La postazione deve essere prima di tutto comoda. Una sedia, per quanto possibile, ergonomica sarebbe la scelta migliore, la postura deve essere la più corretta possibile. Comunque banditi sgabelli o sedute improvvisate.

Attenzione anche all’illuminazione, non deve affaticare la vista. La luce naturale è la migliore, altrimenti via libera anche a lampade o luci artificiali facendo attenzione ai riflessi sul monitor.

 

LA DAD – le cose si complicano

Riuscire ad organizzare il proprio angolo lavorativo è abbastanza semplice, cosa meno semplice è quando ai genitori in smartworking si aggiungono i figli in DAD: la didattica a distanza. Ancor più difficile quando i figli sono più di uno.

La scrivania della cameretta diventa inevitabilmente il banco di scuola e se i figli sono più di uno ogni stanza è impegnata da una postazione.

Importante è isolarsi sonoricamente, lo smartworking prevede spesso conference calls e riunioni video telefoniche. La DAD prevede un collegamento a un PC o tablet o telefono, in cui i ragazzi devono principalmente ascoltare la lezione e a volte parteciparvi attivamente. Delle buone cuffie sono indispensabili per tutti, per cercare di mantenere la concentrazione senza accavallare i suoni e le parole di ogni connessione.

Il tavolo da pranzo, la cucina, il salotto, diventano postazioni di emergenza e per chi ha appartamenti molto piccoli è davvero complicato. L’aspetto strano è anche l’isolamento personale dal resto della famiglia pur stando tutti nello stesso ambiente, per questo  è importante ritagliarsi momenti di incontro durante la giornata in cui la famiglia può affettivamente, oltre che fisicamente, stare vicina: che sia una merenda, il pranzo o la cena tutti insieme, questo darà equilibrio alla anomalia della situazione.

 

CONSEGUENZE NELL’IMMOBILIARE

Costretti a vivere molto del nostro tempo tra le quattro mura ci accorgiamo che le nostre esigenze possono essere diverse da un tempo e valutiamo nuove soluzioni dal momento che la prospettiva cambia.

I problemi sono molteplici, dalla semplice mancanza di spazio in casa alla connessione, alcune zone non sono adeguatamente coperte dalla connessione internet e la fruizione contemporanea di banda porta a collegamenti lenti.

Questo è un aspetto importante nel caso si pensasse di cambiare casa per un’esigenza di connessione più performante.

Scegliere altresì una casa molto isolata, tranquilla, magari in campagna, può essere una grande idea per l’esigenza di privacy e distanziamento attuale anche se potrebbe rivelarsi una scelta sbagliata a lungo termine in quanto la socialità potrebbe venire intaccata, con conseguenze soprattutto per i giovani.

Il mercato immobiliare dal 2019 al 2020 si è contratto del 21,8%.

Gli affitti hanno registrato un calo del canone medio (tranne qualche città in controtendenza come Milano e Verona) e si rileva un cambiamento dei parametri che gli italiani richiedono per la  scelta della casa: si prediligono spazi ampi, magari con un piccolo giardino o terrazzo, vicini a spazi verdi e anche in periferia. Si cerca insomma una soluzione comoda in caso di ulteriori limitazioni nella mobilità.

Trilocali e quadrilocali con giardino sono le soluzioni più ricercate.

Al tempo stesso c’è una movimentazione delle vendite di monolocali e bilocali dovuta al blocco degli affitti brevi.

La proposta di molte aziende di mantenere lo smartworking come soluzione duratura irrompe nel conseguente svuotamento delle città e il ripopolamento dell’hinterland e delle periferie.

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