Focus sul mercato immobiliare in Italia nel 2024
Il mercato immobiliare italiano mostra segnali di indebolimento, ma si sta stabilizzando su livelli salutari dopo il boom post-pandemia. Il vero rischio è l’incertezza sui tassi di interesse e il loro impatto sull’economia e sul potere d’acquisto delle famiglie, come evidenziato dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare Italiano di Nomisma.
La situazione economica in Italia
Il PIL italiano è previsto crescere dello 0,7% nel 2024, superando quello tedesco e dell’area euro. L’inflazione in Italia è in miglioramento, ma l’effetto non si riflette pienamente nell’economia reale, mantenendo limitata la spesa dei consumatori. I tassi di interesse elevati aggiungono ulteriore incertezza, riducendo il potere d’acquisto e complicando l’accesso al credito per l’acquisto di case.
Domanda, offerta e situazione degli affitti
Il gap tra inflazione e salari, superiore al 7%, rende più selettive le banche nel concedere mutui, riducendo la domanda di acquisto di abitazioni. Di conseguenza, le compravendite residenziali sono diminuite del 10%, passando da 710 mila nel 2023 a una previsione di 682 mila nel 2026.
Il costo elevato del denaro ha ridotto le compravendite con mutuo dal 48,4% del 2022 al 39,9% del 2023, spingendo più famiglie verso l’affitto. Nel 2023, circa 48 mila famiglie hanno optato per l’affitto anziché l’acquisto.
Nelle città si è avuta una modesta crescita dei valori delle abitazioni, con dinamiche variabili tra le città. I canoni di locazione sono aumentati del 2,9% annuo. Le abitazioni in ottimo stato vengono vendute in media in 5,2 mesi, mentre quelle in buono stato in 5,6 mesi.
Le previsioni sull’andamento dei prezzi degli immobili e la tendenza generale
I prezzi delle abitazioni hanno visto un aumento nominale dell’1,5% nel 2023, ma un calo reale del 3,9% considerando l’inflazione. Si prevede una crescita nominale dell’1,4% annuo fino al 2026, ma con valori corretti per l’inflazione che restano negativi. La situazione del credito, più che i prezzi, frena il mercato.
La domanda abitativa si concentra sempre più su caratteristiche interne come balconi, doppi bagni e posti auto, oltre a una buona connettività. Il mercato della locazione è sovraffollato e mostra una leggera crescita dei rendimenti lordi, attestandosi al 5,6% annuo. Per il secondo semestre 2024, la maggioranza degli operatori immobiliari prevede una diminuzione o una stabilità delle transazioni, con solo un piccolo numero che prevede una ripresa.
Dati: Nomisma