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Efficienza Energetica: dalla classificazione delle case alle nuove normative per elettrodomestici

Scritto da gianni il 21 Gennaio 2024
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L’efficienza energetica di un’abitazione o di qualsiasi edificio accessibile al pubblico viene determinata attraverso l’analisi di vari parametri da parte degli specialisti. Successivamente, l’edificio viene collocato in una scala di valori definita come classe energetica, con l’informazione resa visibile al pubblico o evidenziata nei testi degli annunci immobiliari attraverso l’utilizzo di colori, che variano da verde intenso (indicativo della classe più efficiente) a rosso scuro (indicativo della classe meno efficiente).

Esaminiamo come si articola questo processo durante la costruzione di un nuovo edificio e come vengono calcolate le classi energetiche per le case censite, in vendita e in affitto.

Il tecnico specializzato incaricato di valutare la classe energetica di una casa procede al calcolo e alla valutazione dello stato di efficienza dell’edificio, basandosi su diversi parametri:

  • Le dimensioni della struttura;
  • La qualità e lo stato dei materiali utilizzati per la costruzione e per gli infissi, fondamentali per identificare possibili dispersioni di calore o sprechi di energia;
  • Le condizioni climatiche, un elemento cruciale per la scelta di materiali e impianti adeguati;
  • La presenza o assenza di impianti sostenibili o di energie rinnovabili;
  • L’esecuzione o meno di lavori di ristrutturazione o interventi per migliorare l’efficienza energetica.

Il tecnico esperto calcola un valore espresso in Epgl (acronimo di Indice di Prestazione Energetica Globale), che rappresenta la somma di tutti i parametri e dei servizi domestici specifici, espresso in kWh/mq/anno (consumo di energia annuale rapportato alle dimensioni dell’edificio).

La scala di valori per la classificazione energetica di una casa è determinata da una valutazione tecnica. La classe A, la più alta, è associata al colore verde e presenta diverse gradazioni fino a raggiungere la classe G, indicata dal colore rosso più intenso, che rappresenta la classe energetica inferiore e quindi più inquinante e costosa in termini di consumi energetici.

Segue una scala di classificazione energetica aggiornata in base ai nuovi standard per ottenere una casa ecologica, dalla classe A4 (la migliore assoluta) con un valore Epgl di 0,40, alla classe G (la peggiore) con consumi superiori a 3,50 Epgl.

Il tecnico incaricato di valutare la classe energetica di un edificio deve rilasciare l’APE (Attestato di Prestazione Energetica), un documento ufficiale che attesta i livelli di consumo ed efficienza energetica del fabbricato, variando dal più efficiente (A4) al meno efficiente (G). Queste valutazioni influenzano diverse variabili, come la necessità di adeguarsi a standard meno inquinanti, la possibilità di effettuare lavori di ristrutturazione con o senza incentivi ecobonus, il consumo degli impianti elettrodomestici e il valore di mercato dell’immobile.

La conoscenza della classe energetica è cruciale per chi acquista o affitta un’abitazione, poiché influisce sui consumi delle utenze domestiche e consente di prendere decisioni informate sull’acquisto di elettrodomestici, sulla scelta di eventuali lavori di ristrutturazione e sui costi associati.

Per le nuove costruzioni, le normative europee richiedono che i costruttori e i proprietari raggiungano, entro date prestabilite, la classe energetica più alta possibile, tendente a emissioni zero, in linea con la direttiva europea Case Green.

Anche gli elettrodomestici sono valutati in base ai consumi, indicati sull’etichetta energetica esposta sulla confezione. La nuova etichettatura, introdotta nel 2021, elimina le classi “++” e va dalla A alla G, con un sistema di colori che indica la efficienza, dal verde scuro per i più efficienti (classe A) al rosso per quelli che consumano di più (classe G).

L’introduzione della nuova etichetta ha comportato una riclassificazione di molti elettrodomestici, spingendo le aziende a ridurre i consumi e migliorare le prestazioni energetiche dei loro prodotti.

Queste valutazioni influenzano anche la detrazione fiscale, con elettrodomestici di classe F in su che beneficiano del 50% di detrazione Irpef. I frigoriferi più efficienti, ad esempio, possono trovarsi ora in classe E, mentre lavatrici e lavastoviglie possono variare dalla classe E in su.

In sintesi, la conoscenza della classe energetica è essenziale per prendere decisioni informate sull’efficienza energetica di abitazioni ed elettrodomestici, contribuendo a ridurre i consumi e l’impatto ambientale.

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